
Il tempo dentro di Noi – Stefano Galardini
Di ritorno dal Salone Internazionale del Libro di Torino, dopo aver incontrato molti autori del panorama letterario italiano, devo assolutamente parlarvi de “Il tempo dentro di noi” (Edizioni Convalle), romanzo di formazione dell’esordiente Stefano Galardini, che ho potuto conoscere personalmente proprio in occasione del Salone.
Stefano Galardini ci accompagna in un viaggio attraverso il tempo, per conoscere Luca e Lidia, due compagni di scuola che scoprono di avere in comune la passione per i Nirvana, la quale da quel momento diventerà la colonna sonora di un’amicizia lunga una vita.
Luca e Lidia sono diversi sia per carattere – l’uno senza grandi ambizioni, preferisce filosofeggiare sulla vita, l’amore, l’amicizia e la morte, che vivere grandi emozioni, almeno fino all’arrivo di Maddalena; l’altra, molto determinata, che al contrario dell’amico sa ciò che vuole e va a prenderselo dall’altra parte del mondo, tralasciando amore e famiglia, per poi rendersi conto che forse non ha fatto la scelta migliore – che per progetti di vita a causa dei quali saranno costretti anche a separarsi, senza farlo mai realmente, per poi ritrovarsi ad affrontare gioie e drammi che l’età adulta riserva ad ognuno di noi.
“Il tempo dentro di noi” è una storia semplice, ma che mi ha colpita nel profondo, perché ha parlato alla parte più intima di me: quella che fa i conti col tempo che passa, fa bilanci e soppesa rimpianti e rimorsi.
Chissà quanti di voi, come me, si domandano continuamente chi sono e dove stanno andando, proiettandosi nel futuro, anche rischiando di non godersi il presente. Per questo ho chiesto a Stefano quale fosse il suo stato d’animo mentre scriveva “Il tempo dentro di noi” ed ecco cosa ha risposto: “Questo libro è stato un bilancio tra le domande che mi sono fatto in passato, le risposte che ho trovato, quelle che non ho trovato e i nuovi interrogativi che la vita mi ha messo davanti. E poi il futuro. Che attira e spaventa e ho cercato di immaginare cosa succederà da qui in poi. Diciamo che il periodo su cui rifletto sul tempo che passa dura da quindici anni. Faccio i conti su questo pensiero da molto giovane e credo sarà un leitmotiv che mi accompagnerà tutta la vita. So che sono quesiti senza risposta, ma penso che la questione offra sempre nuovi spunti a seconda del periodo della vita in cui uno si trova“.
Mi sono rispecchiata molto nelle parole di Stefano e nel suo romanzo, per questo motivo vi consiglio di leggere “Il tempo dentro di noi” e, perché no, farci sapere quali sono le vostre riflessioni sul tempo che passa e come affrontate la paura del futuro!
Roberta
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