Warning: Undefined array key -1 in /customers/c/5/3/inpuntadipennablog.it/httpd.www/wp-includes/post-template.php on line 330 Intervista a Maria Rita Vita - In Punta di Penna Blog
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Intervista a Maria Rita Vita

Intervista a Maria Rita Vita

 

 L’artista Maria RIta Vita ci ha concesso un’intervista in occasione della sua personale, tenutasi a Firenze il 28 Marzo scorso. Ci siamo incontrate nella Galleria MRV, in Via Guglielmi 4 a Massa, ed abbiamo così potuto ammirare dal vivo le sue ultime creazioni, che ci hanno, come sempre, stupite e lasciato un senso di gioia e benessere.

L’artista è stata disponibile ed entusiasta, come suo solito, nel rispondere alla nostra intervista, che è iniziata con alcune curiosità:

  • Quando hai sentito, per la prima volta, la necessità di trasferire le tue emozioni su tela?

Da bambina. Era accaduto un evento positivo in famiglia ed ero particolarmente felice. Quando i miei genitori uscirono di casa, lasciandomi con mio fratello, non resistetti alla tentazione : presi dei barattoli di vernice azzurra per legno, di mio padre, e dipinsi delle onde su tutte le pareti della mia camera da letto. In quel momento provai una gioia incontenibile, che poi, però, si trasformò in lacrime, quando i miei genitori lo scoprirono!

 

  • E’ stato più difficile affermarsi nel mondo dell’Arte, essendo autodidatta?

L’affermazione personale è stata, sicuramente, quella di riuscire a fare arte e l’ho fatto per puro piacere e amore per la pittura, in particolare in modo Libero. I critici ed esperti d’Arte, che ho incontrato nel mio percorso professionale, hanno fin da subito apprezzato la mia creatività, sottolineando la mia particolare naturalezza gestuale e lo spiccato e innato senso del colore. Ad oggi, mi ritengo soddisfatta, ma credo di aver ancora un buon margine di miglioramento in campo creativo-espressivo; del resto, l’arte è come la Vita : ogni giorno riserva nuove “cose” da imparare, da condividere e di cui godere. In fine, essendo l’Artista un innovatore, ricerca ed espressione mi tengono in costante movimento.

 

  • Qual è stato, finora, il traguardo raggiunto che Ti ha dato più soddisfazione?

I traguardi nella Vita si inseguono uno dopo l’altro. Però, il primo traguardo importante è stato, sicuramente,  quello di potermi esprimere liberamente, dipingendo la Vita intesa come momenti di vita vissuta, le sue emozioni e i suoi “messaggi-valori”.

Il traguardo, inteso come tappa Artistica più importante, è sempre l’ultimo ad essere tagliato, sebbene sia già una ripartenza per il successivo, che a sua volta diverrà il più importante, in quel momento. Infatti, io credo che tutto sia movimento, ecco perché la staticità è assente nelle mie opere.

 

  • Come nasce la tua idea “Arte-Moda” e quando saranno disponibili online i tuoi capi?

Quest’idea nasce da un gioco e dalla volontà di veicolare l’arte nel quotidiano. La Linea “Vita-Arte da Indossare”  rende l’Arte accessibile a tutti e, soprattutto, gli permette di essere personalizzata da chi la indossa. Infatti, nel momento in cui qualcuno indossa un capo su cui è riportata una mia opera d’arte, o un particolare di essa, diventa egli stesso “oggetto -soggetto” d’arte, poiché conferisce il proprio “tocco personale” al capo, rendendolo un’opera unica. Per quanto riguarda la vendita on line, potete già trovare i capi “Vita – The Art of  Wearing Art” sul mio sito ufficiale www.mariaritavita.com

 

  • Attualmente, in quali negozi si possono trovare i capi della Tua collezione?

Dunque, i punti vendita più vicini sono: la mia Galleria MRV in Via Guglielmi 4 a Massa, la Boutique Elena C in Ronchi, la Bottega nella Ferramenta Boutique a Marina di Carrara, Non Solo Le Scarpe Boutique a Lerici e XOXO di Silvia Cosci a Lucca, ma presto sarà possibile acquistare i capi “Vita – The Art of  Wearing Art” anche in altri punti, sempre in esclusiva nella loro zona di appartenenza.

  • Hai mai ricevuto una richiesta particolare da un committente?

Sì, certamente. Sempre più di frequente mi vengono commissionate tele di dimensioni molto grandi e mi viene richiesto di sviluppare la mia Arte a fini di Arredamento; ma la richiesta più singolare, mi è pervenuta, molto di recente, da un cliente straniero, il quale mi ha chiesto di dipingere un grande tappeto di lana. Questa è stata una delle opere più difficili che abbia realizzato fino ad ora, poiché la lana, molto porosa, non è il materiale ottimale su cui esprimersi in pittura e ciò ha reso il processo molto particolare e complesso. Nonostante le difficoltà, comunque è stata un’esperienza molto interessante e anche una sfida gratificante che probabilmente ripeterò, visto il risultato ottenuto e il gradimento del cliente. Ho chiamato l’opera “Tappeto Vita”, pensando a quanti passi di Vita lo percorreranno nel tempo e anche per firmare, nel contempo, l’opera.

 

  • Il 28 Marzo scorso, è stata inaugurata, a Firenze, la Mostra “Maria Rita Vita, I Fili del Tempo”, patrocinata dal Comune di Firenze, Gruppo Donatello, Museo Ugo Guidi di Forte di Marmi e Comitato Artistico Documentario Gierut, la quale ha riscosso grande successo. Raccontaci qualcosa di più.

La mostra a cui fate riferimento è stata curata e presentata dallo scrittore e Critico d’Arte Lodovico Gierut che stimo profondamente. E’ un grande professionista: scrittore, giornalista e critico d’Arte.

E’ stata una personale che mi ha introdotta in quella che è la patria del Dolce Stil Novo, il capoluogo toscano, culla per eccellenza di arte e cultura. Sono lusingata di essere stata scelta dal Gruppo Donatello, che da sempre fa Arte in questa magnifica Città. Inoltre, è stato un immenso onore aver ricevuto apprezzamenti da parte di grandi personaggi del mondo dell’Arte e della cultura, che hanno fatto e tutt’ora ne fanno parte, sia su territorio nazionale che internazionale. Ho avuto il privilegio di conoscere il grande Piero Viti, transavanguardista fiorentino, Enrico Bandelli, Gianni Oliveti, Luana Lapi, Anna Cecchetti e tanti altri ancora; ma anche critici d’arte e giornalisti,  tra cui  Federico Napoli e il Dr Roberto della Lena, che è intervenuto durante la presentazione, onorandomi con  le definizioni “junghiane” riservatemi. Stupendo, tanto da ritenerlo un immenso regalo, è stato ricevere l’allestimento della mostra ad opera della fenomenale Giuliana Signorini, un nome di grande rispetto nell’ambito della cultura fiorentina. E che dire del pubblico che, caloroso, ha assistito alla presentazione durante l’inaugurazione? Sicuramente, sarà un ricordo che porterò con me per sempre.

Posso garantirvi che questo evento per me ha rappresentato tantissimo, è stato il trampolino, spero, per un inizio di esposizioni in terra Fiorentina. Nel mese di Giugno, infatti, parteciperò ad una esposizione, in Piazza Donatello, di Artisti selezionati dal Gruppo storico Donatello, sperando di ottenere lo stesso risultato di questa mia personale.

 

  • I tuoi quadri sono noti per i loro colori intensi che sembrano inondare l’ambiente circostante. Cosa rappresentano per te i colori e quali sono gli elementi ricorrenti nelle tue tele?

I colori per me rappresentano la Vita e la natura: un grande dono del Padre Eterno all’uomo. Infatti, se chiudiamo gli occhi e proviamo ad immaginare il mondo senza il colore ci rendiamo conto che sarebbe invivibile. Certamente, il fatto di aver trascorso la mia infanzia e  giovinezza a stretto contatto con la natura ha contribuito alla mia formazione artistica in modo determinante. I colori con cui realizzo le mie tele sono quelli del mio paesaggio interiore, tinte e luci di cui mi sono nutrita e di cui percepisco e ritrovo ancora la corposa matericità negli elementi che mi circondano. Il rosso, che tinge le mie tele, è “il mio rosso”, il giallo dei miei fiori è “il mio giallo”, l’Azzurro e il Blu che utilizzo sono “il mio azzurro e il mio blu”, e sono nel contempo i colori del territorio Apuo-versiliese in cui sono nata e vivo. Inoltre, quando penso ad un elemento naturale o a colori particolari, mi tornano alla memoria alcuni paesaggi del mio passato; per esempio, se qualcuno mi nomina l’acqua, immediatamente mi appaiono e percepisco le mille sfumature di azzurro- verde e blu del Fiume Frigido, a me tanto caro, con le sue trasparenze. Posso, dunque, affermare di essere nata in mezzo al colore, di vivere di colore e di sentirmi io stessa colore. Credo che tutti noi viviamo e ci nutriamo di colore. Il colore ha il potere di farmi stare bene.

Per quanto riguarda, invece, gli elementi ricorrenti: anche nelle opere più astratte, ci sono due sfere che rappresentano due soli: il primo simboleggia la Vita, la pace e l’amore ed è il punto di riferimento fisso nel cielo; il secondo sole, invece rappresenta il bene che ognuno ha dentro di sé e che l’artista deve riuscire a tirare fuori.

L’altro elemento sempre presente è “l’esplosione”, che io ricollego all’adozione di mio figlio, che mi ha dato il coraggio di ribaltare totalmente la mia “Vita”. Così come sono esplosa di gioia nel divenire “Mamma”, ho trovato la Forza di “esplodere” inserendo nell’Arte la gioia da condividere con gli altri. Questo si chiama Amore.

L’essere diventata Mamma, infatti, mi ha dato il coraggio di svolgere in modo “professionale” la mia vera passione, fino ad allora coltivata in modo riservato. E’ stato il momento di svolta, un’esplosione che mi ha permesso di fare ciò che amavo veramente : “dipingere”. Ecco perché, in ogni mia opera c’è sempre una via d’uscita, un’esplosione, appunto, verso la positività, la luce, e la speranza.

 

  • Quali sono i tuoi progetti a breve e a lungo termine?

Non mi prefisso, in realtà, progetti a lungo termine, ma spero di continuare a dipingere fino alla fine dei miei giorni, trasferendo sempre i miei valori, con responsabilità umana ed artistica, all’interno delle mie opere. Un desiderio è quello di riuscire a portare i colori, la luce, la bellezza solare della nostra zona Apuo-versiliese fuori dei confini nazionali, con impegno, professionalità e seria dedizione, cristallizzandoli, quale degna rappresentante, nel colore delle mie tele.

 

Ringraziamo ancora Maria Rita Vita e Vi invitiamo, se ancora non ne avete avuto occasione,  a visitare la sua splendida galleria!

Martina e Roberta

 

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