
Intervista a Vittorio Guidi
Dal 2014, In Punta di Penna Blog è Media Partner della Casa-Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi, dedicata alla vita e all’arte di questo artista, nato a Montiscendi di Pietrasanta, il 14 settembre 1912. Non è possibile inserire le opere di Ugo Guidi all’interno di un definito movimento artistico, in quanto il suo carattere, pacato e riservato, l’ha indotto a mantenere una propria indipendenza artistica. Forse non tutti sanno, inoltre, che parte della formazione di Ugo Guidi avvenne all’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove iniziò a raffigurare il reale, dal quale prese poi le distanze in età matura.
Il direttore del Museo, Vittorio Guidi, nonché figlio dell’artista, ci ha concesso un’intervista esclusiva per permetterci di conoscere meglio il suo progetto artistico-culturale.
Quando e perché ha deciso di trasformare l’abitazione privata di suo padre in un museo aperto al pubblico?
Dalla scomparsa di mio padre nel 1977 l’abitazione atelier è stata mantenuta da mia madre nella disposizione in cui lui stesso l’aveva lasciata, cosa che ho perpetuato con mio fratello alla scomparsa di mia madre nel 1996. Nel 2005 su richiesta della Prof.ssa Mariella Zoppi, Assessore alla Cultura della Regione Toscana , per Amico Museo abbiamo aderito alle Case della Memoria. Da allora siamo stati inseriti nell’elenco dei musei lucchesi e di quelli toscani.
A quale opera o periodo artistico di suo padre si sente più legato e per quale motivo?
Alla fine degli anni ’60 l’evoluzione artistica di mio padre approda ad una interpretazione della natura più libera da schemi figurativi. La creazione di figure totem con agganci al mondo del marmo apuano liberano la fantasia e inducono ad approfondimenti. In quelle opere riconosco un vero aggancio con la scultura europea del periodo.
Una peculiarità del Museo Ugo Guidi è la possibilità per gli artisti di esporre all’interno della Casa-Museo, mescolando così le proprie opere a quelle di suo padre. Com’è nata questa idea?
Nelle relazioni artistiche coltivate da sempre, un artista mi suggerì di ospitare artisti che oltre che esporre le loro opere si relazionassero con le opere di mio padre La disponibilità espositiva degli spazi del museo è limitata ma il desiderio di mostrare le opere di mio padre si è legato alla disponibilità degli artisti di esporre le loro opere.. A maggio 2015 incroceremo i 10 anni della vita del museo con 100 esposizioni realizzate al suo interno. Col tempo abbiamo affinato i programmi e attualmente la programmazione espositiva del museo copre tutto il 2015.
Lei ha dimostrato di avere a cuore i giovani artisti e il loro futuro professionale, infatti sappiamo che ogni anno è tra gli organizzatori de “Il maestro presenta l’allievo“. Si reputa un moderno mecenate? Cosa si aspetta da queste iniziative?
Nel museo mi piace l’dea di creazione di un cenacolo che metta in rapporto artisti e cultori d’arte valorizzando quindi chi ha minor possibilità di visibilità ed in questo ritengo che i giovani ne abbiano più necessità. Sono un semplice amante dell’arte, in tutte le sue declinazioni, che incentiva i rapporti umani e relazionali, al di là e al di sopra di invidie ed egoismi. Vorrei che tutte le iniziative culturali promosse da noi potessero trovare un’eco che testimoni la realtà culturale del museo stesso.
Negli ultimi anni ha raggiunto numerosi traguardi, quale è quello che Le ha dato maggiore soddisfazione?
Spero il prossimo! Anche se attestati di stima e interesse da parte di Istituzioni, Musei, qualificati operatori culturali hanno segnato un percorso che è andato sempre in crescendo.
Cosa consiglierebbe ad un giovane che volesse intraprendere la carriera artistica?
Oggi tutti vogliamo il massimo subito ma un percorso artistico deve partire da profonde e radicate motivazioni e da un’indole che è un necessario prerequisito, poi esige una seria formazione ed un esercizio fatto di fatica e volontà.
Ha dei progetti futuri per il museo di cui può anticiparci qualcosa?
Per un’ulteriore crescita del museo avremmo bisogno di istituzioni pronte a sostenerlo. Con la Fondazione Vivarelli di Pistoia abbiamo in programma una reciproca esposizione dei due maestri del ‘900, la mostra “Il Maestro presenta l’Allievo” a luglio vedrà la VII edizione, poi altri progetti sui quali fortunatamente lavoriamo ogni giorno.
Ringraziamo Vittorio Guidi per la disponibilità e vi invitiamo a visitare la Casa-Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi, Via Matteo Civitali 33.
Il museo è aperto tutto l’anno e visitabile gratuitamente su prenotazione. Per prenotare una visita basta contattare il Dottor Vittorio Guidi (Via Rosi 34, 54038 Montignoso) ai numeri di telefono 0585 348510 e 348 3020538 o all’indirizzo di posta elettronica museougoguidi@gmail.com.
Per richieste patrocinio, richieste spazi espositivi, collaborazioni o ufficio stampa scrivere a museougoguidi@gmail.com.
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