
Intervista ad Andrea Casini – ASIA Onlus
Abbiamo intervistato Andrea Casini, responsabile dei progetti dell’Associazione ASIA Onlus, nonché nostro caro amico. Andrea partirà domani alla volta del Nepal, colpito, il 25 Aprile scorso, da un violento terremoto. Al momento le stime delle vittime sono altissime, superano le 5000 persone mentre i senzatetto sono circa un milione. Anche il patrimonio storico artistico è andato distrutto, creando un danno enorme per la futura economia di questo Paese, che si basava essenzialmente sul turismo.
Ciao Andrea, stai per partire per il Nepal come cooperante di ASIA Onlus, puoi darci qualche informazione su questa associazione?
Certamente. ASIA è una ONG fondata nel 1988 per salvaguardare l’immenso patrimonio culturale delle minoranze asiatiche e promuovere processi di sviluppo sostenibile che mettano al centro queste comunità e le loro risorse umane, ambientali e culturali. Siamo attivi in Nepal dal 1996 con progetti di sostegno a distanza riguardanti monasteri e scuole, luoghi di cultura per eccellenza, e negli anni abbiamo sviluppato anche progetti sulla gestione sostenibile dell’acqua e delle altre risorse naturali. Abbiamo un ufficio a Kathmandu ed è proprio da lì che partirà la mia missione.
Qual è il tuo stato d’animo a poche ore dalla partenza?
Sono agitato e, ovviamente, spaventato dalle immagini che arrivano dal Nepal e al pensiero dalle tragedie immani di fronte a cui mi troverò. La situazione purtroppo è peggio di quanto sembra e, oltre a morte e distruzione, iniziano ad esserci gravi problemi sanitari oltre che a rivolte.
Ti va di raccontarci qualcosa della missione che stai per intraprendere?
L’obiettivo della nostra missione è fornire aiuti di prima emergenza alle famiglie colpite : distribuiremo coperte, teli e shelter ma, soprattutto, filtri per l’acqua. L’acqua potabile, infatti, scarseggia e questo fa aumentare il rischio di epidemie e di malattie che si trasmettono attraverso l’acqua, come colera e giardia.
Una volta sul posto, insieme al nostro staff locale, procederemo all’identificazione dei bisogni delle comunità. Abbiamo deciso di lavorare in aree specifiche di Kathmandu, cioè i quartieri in cui si trovano la scuola e il monastero che sosteniamo. Vogliamo raggiungere anche le aree remote, che hanno subito i danni maggiori,perché gli edifici erano più vecchi o costruiti peggio: purtroppo i nostri operatori ci dicono che i villaggi attorno a Kathmandu sono ridotti a cumuli di macerie e che oltre il 90% degli edifici è andato distrutto.
Sarà possibile avere notizie su di te e sugli altri cooperanti, mentre sarete in Nepal?
Partiremo con un telefono satellitare, quindi sarà possibile contattarci anche quando visiteremo le aree in cui le linee di telecomunicazione sono ancora interrotte. Da sabato scorso, il giorno della scossa più violenta, le pagine social di ASIA sono aggiornate costantemente con le notizie che riceviamo dal campo: potete cercarci su Facebook oppure su Twitter ( @ASIAonlus ).
Sappiamo che è possibile aiutare anche dall’Italia, puoi dirci come fare e a cosa saranno destinate le donazioni inviate?
Sì, abbiamo lanciato un appello di raccolta fondi sul sito www.asia-ngo.org/emergenza . Tutti i fondi raccolti saranno impiegati per l’acquisto dei beni di prima emergenza: filtri per l’acqua, coperte e shelter.
Ringraziamo Andrea Casini e l’associazione ASIA per l’intervista e per ciò che stanno facendo per il Nepal. Vi invitiamo a rimanere aggiornati sulla missione attraverso i canali mediatici dell’associazione stessa!
Vi informiamo, inoltre, che la nostra associazione, Ancos Massa Carrara, ha lanciato l’iniziativa “Uniti per il Nepal” attraverso la quale è possibile raccogliere donazioni, anche molto piccole, ma che assieme potranno aiutare ASIA onlus nella sua missione. Per ulteriori informazioni, vi rimandiamo alla pagina Facebook di Ancos Massa Carrara.
Roberta e Martina
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