Warning: Undefined array key -1 in /customers/c/5/3/inpuntadipennablog.it/httpd.www/wp-includes/post-template.php on line 330 Le cose che non ho - Grégoire Delacourt - In Punta di Penna Blog
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Le cose che non ho – Grégoire Delacourt

Le cose che non ho – Grégoire Delacourt

Alcuni cambiamenti nella mia vita hanno “prosciugato” tutto il mio tempo libero, ma per fortuna sono riuscita a ricavarne un po’ per riprendere le mie passioni: scrittura e lettura! Per questo oggi ho deciso di parlarvi di un libro che mi ha piacevolmente colpita: “Le cose che non ho” di Grégoire Delacourt.

Dalla copertina lo avevo immaginato un libro leggero e delicato, invece si è rivelato un romanzo toccante e sotto alcuni aspetti introspettivo. “Le cose che non ho” è un vero e proprio fiume di parole che fuoriescono direttamente dalla bocca della sua protagonista, Jocelyne Guerbette, proprietaria di una piccola merceria in Arras, blogger di “Mani di fata”, sito internet dove si condivide la passione per le stoffe, il cucito, il ricamo, ecc, una donna semplice, sposata da 21 anni con l’uomo a cui aveva dato il suo primo bacio, Jocelyn – non avete letto male, i nomi dei due coniugi si differenziano soltanto per una “e” –  e madre di due figli. Insomma una donna come tante, che ci racconterà come, improvvisamente, la sua vita è cambiata, grazie alla vincita di 18547301 euro e 28 centesimi.

Sicuramente vi sarete immaginati vacanze al mare, auto ed abiti di lusso, ma non è questo che intendevo, infatti, proprio nel momento in cui Jocelyne ha la possibilità di cambiare vita, diventa consapevole di essere felice così come è.

Gli oggetti costosi che adesso può acquistare incrinerebbero il precario equilibrio che la sua vita – dopo numerose difficoltà e sofferenze – ha finalmente trovato. Ma, come in ogni romanzo che si rispetti, capita l’imprevisto: l’intera somma le viene sottratta a sua insaputa.

Ho amato lo stile di Grégoire Delacourt: linguaggio semplice, ma ricercato, brevi descrizioni dei personaggi, soffermandosi sui piccoli dettagli che li caratterizzano e la scelta del monologo hanno reso la lettura scorrevole e ci permettono di entrare in confidenza con la protagonista, che sembra rivolgersi a noi come a delle care amiche che non vedeva da tempo e che desidera “aggiornare” sulle sue ultime “disavventure”.

Naturalmente non posso rivelarvi né il nome del ladro, né la reazione di Jocelyne al momento della scoperta, ma, in compenso, posso suggerirvi di leggere questo romanzo che sicuramente vi farà riflettere.

Spero di avervi incuriositi. Attendo i vostri commenti!

Martina