
L’ultima luce accesa – Titti Federico
L’ultima luce accesa di Titti Federico, edito da Meligrana Editore, di cui vogliamo parlarvi oggi, ci ha trasportate all’interno di una dimensione particolare: la disabilità nelle sue molteplici forme.
All’interno del romanzo troviamo due protagoniste, Serena e Camilla, detta Pal, due sorelle molto diverse tra loro, ma unite da un legame che va oltre quello di sangue: sono una il completamento dell’altra.
Serena, è tale solo di nome, ma di fatto è una ragazza che soffre di depressione e di costanti sensi di colpa che deve placare con punizioni e privazioni. Pal è disabile e ha difficoltà a muovere ogni singolo muscolo del suo corpo a causa di una rara sindrome che l’ha resa molto piccola e fragile, inoltre parla con fatica e farsi capire da chi non fa parte della sua famiglia – o del suo baccello come lo definisce Serena – è un’ impresa quasi impossibile; però ha una mente brillante e reagisce con estrema positività alle difficoltà della vita.
Serena ha dentro di sé il buio e per vivere ha bisogno di luce. Pal, invece, porta con sé quella luce, ma ama il buio che le permette di vedere le stelle. All’interno del romanzo, l’autrice stessa le definisce come “due facce della stessa medaglia”.
Titti Federico, in L’ultima luce accesa,racconta la storia di una normale famiglia degli anni ’70 affrontando così il tema della disabilità in modo delicato, ma sincero. Ritroviamo varie sfaccettature legate alla disabilità: dalle difficoltà incontrate dai familiari per modificare la propria quotidianità e andare incontro alle esigenze di Pal, alle relazioni con una società non sempre pronta ad accettarla, dalla sofferenza delle persone vicine a Pal, alla forza di Pal stessa. Ma, allo stesso tempo, attraverso il racconto della disabilità diventiamo ospiti silenziosi di questa famiglia e scopriamo, pagina dopo pagina, sia i suoi punti di forza che le sue debolezze.
La vera protagonista de L’ultima luce accesa è Serena, la voce narrante, di cui scopriamo piano piano pensieri ed emozioni dalla più tenera infanzia fino a quando tenta di entrare nel mondo degli adulti. Il lettore viene coinvolto nel suo modo di vivere cercando di soffocare il buio che la divora dentro, condivide con lei la volontà di affrancarsi da colei che più ama, cioè Pal, per cercare di sopravvivere ad un mondo interiore che non vuole darle pace e per questo arriva a comportarsi in modo spericolato, cedendo a vizi che le faranno toccare il fondo e fino a perdersi veramente nel buio. La luce sarà lì, pronta a raccoglierla e a salvarla, ma Serena vorrà lasciarsi salvare?
Buona lettura!
Martina e Roberta
Devi accedere per postare un commento.