
Pulviscolo
Il treno scorre ritmico sui binari,
gli altri passeggeri sembrano non farci caso.
Qualcosa di diverso è mutato in me, come in un’epifania
ho l’impressione di aver appena varcato un passaggio.
Dentro e fuori sono diverso,
ma nessuno sembra farci caso.
Guardo fuori dal finestrino, case, campi, pali della luce, persone,
tutti al proprio posto come se si fossero accordati per un ballo.
Viaggiare è come vivere,
ma nessuno sembra farci caso
Il viaggio ci cambia e più che mai ho portato avanti la mia mutazione
diventando qualcosa di diverso e di nuovo ma non per forza migliore.
Viaggiare è vivere
e nessuno ci fa caso.
Dalla tenda blu a macchie e trasudante esperienza, passa un raggio di luce;
vedo un microscopico pulviscolo che vola disorientato cercando l’uscita.
Apro il finestrino, deve esser libero!
ma nessuno sembra ancora farci caso.
Yogurt Blues
13 thoughts on “Pulviscolo”
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Semplice ma che trascina il lettore nel suo mondo
Bravo Yogurt!
Bellissima, il mio voto qui
bravo yogurt! Il mio voto è per te
In assoluto la migliore. Bella anche “Amore come ali” ma siccome è
totalmente fuori tema questa è l’unica che può vincere.
non banale come le altre. Bella!
Bellissima. Il mio voto qui
La più bella… Ma nessuno sembra farci caso
Di gran lunga la migliore tra la poesie
Beeeelllaaaaaa
dajeee
Poesia molto moderna, senza linguaggio aulico, forbito. Senza metrica ma ormai la poesia è questa, forse la grande libertà che consente la rende ancor più difficile. Non è un mero esercizio tecnico, bisogna creare l’atmosfera. E questa, tra tutte, è l’unica che, a mio avviso, riesce a isolare un frammento di vita – un frammento di polvere, per l’esattezza – e a farci entrare nell’atmosfera del momento descritto. Quasi quasi mi sento in colpa per non essermi preoccupato di tutti quei pulviscoli che osservo ogni giorno!
Molto carina, la voglio premiare
Bellissima. null’altro
questa qui mi piace.
deve vincere questa!
è la migliore